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30° Munchen Marathon

Donne, uomini e 2 bambine ambasciatori italiani delle Generali alla München Marathon 2015

Da dove cominciare per raccontare della trasferta per la gara di corsa a Monaco di Baviera?
Dalla birra naturalmente! Il liquido biondo che ha accompagnato tutti i momenti più gioviali durante le nostre cene a pranzi assieme.

Viaggio infinito
Pronti, via!
Partiamo raccogliendo gli ultimi compagni in quel di Barcola e Sistiana e poi via verso la nostra meta lontana, lontana, lontana… Un viaggio che il nostro esperto e navigato autista ci ha fatto fare per monti, valli e confini ad una velocità di crociera che raramente è arrivata al culmine dei 100 km/h e condito da parecchi pit stop, cena compresa.

Sabato culturale
Dopo essere andati a letto stanchi mentalmente per il viaggio ci alziamo il mattino dopo tutti pimpanti e curiosi per il giro culturale della città rigorosamente sempre con il nostro pullman e con il nostro esperto autista.
La guida, una simpatica tedesca che conosce l’italiano meglio che noi il tedesco, ci fa ridere, sorridere e divertire per 2 ore. Tempo passato veramente in fretta in compagnia e cogliendo gli spunti principali dei suoi discorsi: uno su tutti il fatto che se bevi birra Augustiner una parte del ricavato va nella manutenzione e conservazione del patrimonio architettonico ed edilizio di Monaco. Città, a proposito, molto costosa per gli affitti e le compravendite immobiliari. Dopo il ritiro dei pettorali e la libera uscita pomeridiana, ci ritroviamo la sera in una birreria rigorosamente Augustiner a passare del tempo insieme per conoscerci ancora meglio mentre assaporiamo le specialità culinarie tedesche e sdrammatizziamo sull’imminente corsa.

Gara
Il giorno della corsa lasciamo l’albergo in due gruppi separati poiché le gare partono in due orari diversi. Il gruppo della mezza riesce a fare colazione con più calma ed a rilassarsi di più rispetto alla levataccia del gruppo maratona e 10 km.
La corsa è una gara individuale, puoi far parte di un folto gruppo di colleghi ed amici ma quando la pistola spara è difficile che si trovi qualcuno che fa il tuo stesso ritmo dall’inizio alla fine, come se fosse un duplicato di te stesso.
Spostiamoci quindi all’arrivo nel maestoso Olympiastadion di Monaco. Personalmente rallento e mi godo tutto l’ultimo giro di pista guardando verso gli spalti e cercando tra gli spettatori volti amici, che non vedo, e pensando dove mi trovo ed a quello che sto realizzando; poi via verso il traguardo.
Seppur avvolto nella mantella di nylon il freddo e la stanchezza si fanno sentire ma rimango colpito dal ristoro: gazebo pieni di ceste di brezel e di botti di birra!

Dopogara
La sera, tutte le delegazioni sono invitate presso una birreria di Monaco dai padroni di casa tedeschi.
Un miscuglio di voci, lingue e dialetti risuonano felici nella sala riservata alle Generali mentre ai tavoli i vari gruppi raccontano l’esperienza, i tempi e le sensazioni delle gare della giornata.
Si capisce che non è il risultato del singolo ad emergere ma il concetto di gruppo (Gruppo) che trasforma la serata in un’esperienza unica d’appartenenza. Lo scambio dei regali tra le varie delegazioni, accompagnato da applausi scroscianti è il preludio all’apoteosi quando viene ufficializzato l’invito a tutti a partecipare alla maratonina di Praga del 2 aprile 2016.
Obiettivo, secondario, della serata: uscire dalla birreria per ultimi. Per dover di cronaca vincono gli austriaci seguiti dagli italiani!

Si riparte!
Dopo il mattino lasciato a disposizione ripartiamo per il viaggio di ritorno speranzosi che sia più breve di quello dell’andata. Così è. Qualche sosta, qualche chiacchierata tra compagni di pullman e di corse, cena in movimento a base di snack salati e dolci e finalmente si arriva a destinazione.

Conclusione
La conta sul pullman parla di trenta persone stanche ma divertite che si sono ripromesse di contagiare con il proprio entusiasmo altri colleghi e compagni di corse per provare ad aumentare il numero di ambasciatori triestini delle Generali in quel di Praga!
Infatti come dicevo qualche riga fa, la corsa è una competizione individuale che dura, a seconda dei percorsi, da una a quattro ore. Invece il fine settimana in compagnia, lungo quattro giorni, fa si che il motivo reale della gita non sia assolutamente la parte di sudore sportivo-agonistico ma un ben più nobile spirito di appartenenza.

A buon intenditor poche parole…

Scritto da STEFANO DELBEN

I risultati